La vita di frontiera è un continuo susseguirsi di nuove situazioni e opportunità. Ogni giorno nuove spedizioni si avventurano oltre il confine senza sapere se e quando faranno ritorno, con gli occhi puntati verso la gloria e le mani ben salde su armi e pistole. Spesso, chi ne fa parte non ha la fortuna di tornare al punto di partenza per raccontare quanto ha visto ma, altre volte, i racconti dei pionieri riempiono taverne, locande e perfino le conversazioni più comuni.
È questo il caso di una recente compagnia di esploratori, organizzata dal Balivo di Mordirovo, che ha scoperto, o sarebbe meglio dire riscoperto, un territorio che non era sotto il controllo della popolazione Talseana dagli anni dell’Era dei Viaggi: il così detto “Passaggio a Nord-Ovest”, un lembo di terra fondamentale per l’espansione delle Terre conosciute.
Difatti, sebbene sia apparentemente povero di risorse naturali, attraversarlo consente di dimezzare il tempo necessario per andare da Mordirovo a Oltrevalle, il luogo designato per la fondazione di un nuovo insediamento stabile sul confine.
L’evento è sulla bocca di tutti da appena un paio di mesi ma tanto è bastato a stimolare l’intraprendenza di molti che, in maniera più o meno organizzata, si sono spinti verso quella zona. Il gran numero di carovane, però, ha attirato anche banditi e predoni. Tra questi, il più pericoloso sembra un gruppo di disertori che si è specializzato nel tendere agguati ai carri di passaggio, al soldo del miglior offerente.
Peraltro, il luogo nel quale si è verificata la maggior parte degli assalti non è scelto a caso: la via dell’Altopiano è, infatti, una tra le strade più antiche di Talsea; una via obbligata per quanti vogliono attraversare la zona del Passaggio a Nord-Ovest nel minor tempo possibile e senza rischi.
Anche per tale motivo, su questo gruppo di predoni pende una taglia di 5 Ruote. Ricompensa che potrà essere riscossa solo e unicamente da chi mostrerà la loro bandiera raffigurante uno scudo spezzato con un pugnale.
Ma la presenza di questa banda non è l’unico ostacolo che i coloni Talseani devono affrontare in questo nuovo territorio. La via dell’Altopiano attraversa, infatti, una zona costellata di aspre escrescenze rocciose, mascherate da una bassa vegetazione che, nei secoli, ha raccolto un sottile strato di terra. Con il risultato che aree apparentemente battute o spoglie di vegetazione si rivelano troppo frequentemente delle vere e proprie trappole per le ruote, arrivando a spezzarne i raggi e a bloccarne il cammino.
Ecco quindi che le carovane sono costrette a servirsi di un ponte in pietra, posto a metà del tragitto, che è sorvegliato da un possente Troll. Quest’ultimo, avendo capito che l’utilizzo della via sopraelevata è fondamentale per i carovanieri che non vogliono spendere settimane a fare il giro largo, lascia passare solo quelli disposti a pagare un elevato pedaggio.
A questo riguardo, una serie di avvisi affissi presso i crocevia e le bacheche degli insediamenti di mezza Talsea, invita a raggiungere sul posto due inviati di Mordirovo per dare loro supporto. Circa queste due figure, corre voce che uno dei due abbia legami con il Balivo e/o la Congrega di Mercenari mentre l’altro sia molto vicino al Mastro Birraio e stia lavorando su mandato di tutte e tre le famiglie mercantili di Talsea; un evento che ha dello straordinario visto che solitamente esiste una forte rivalità tra queste ultime.
Quelli tra voi che si informano maggiormente circa i pericoli che potrebbero incontrare nella terra del Passaggio a Nord-Ovest vengono a sapere dell’avvistamento di un enorme cinghiale. Il cui dorso è irto di setole folte, rigide e assai simili a spine affilate.
Invece, a coloro i quali hanno preso parte alla spedizione del 14 Gelido 318 E.D. nel territorio di Oltrevalle, l’ottimo lavoro svolto è valso un’esortazione arrivata per direttissima dal Mastro Birraio di Mordirovo. Nei pressi del ponte sono infatti state avvistate delle rovine apparentemente molto antiche che potrebbero riservare ricche e interessanti sorprese ai primi che riusciranno a esplorarle interamente.
Alle prime luci del 4 Fumoso 318 E.D., che sia per risolvere il problema dei briganti e intascarne la taglia; che sia per trattare con il Troll o rendere nuovamente libero l’accesso al ponte in altro modo; che sia per esplorare le rovine nella zona o per abbattere il cinghiale dalle setole affilate; che sia per dare supporto agli inviati di Mordirovo o per altri motivi, molti di voi giungono a calcare la zona nota come Passaggio a Nord-Ovest.