Prologo:
Negli ultimi giorni tra i cittadini di Oltrevalle girano strane voci: molti lamentano disservizi e ritardi nell’emissione di certificati, gestione delle dispute e amministrazione della giustizia. Pare infatti che da diversi giorni il senato sia chiuso, e c’è chi dice aver visto i senatori allontanarsi in fretta dalla città e senza dare spiegazioni, chi in carrozza, chi direttamente a cavallo e senza scorta, diretti verso le loro città d’origine.
La Senatrice Anita Gabiraldi Martinez Delgado appena rientrata in patria ha indetto una spedizione Sannabidiense in territori a nord di Oltrevalle, appena fuori dalla giurisdizione della città, per il recupero di Ferrite Siderale Reattiva Plumbea. A capo della spedizione un ritrovato Taneleer Tivan, che si è mostrato interessato a controllare personalmente la zona indicata. Nonostante la presenza dell’oligarca, molteplici sono state le perdite, a causa di qualcosa di inspiegabile che li ha attaccati dopo il tramonto.
La consegna della Ferrite al Bosco degli Occhi però è tutt’ora in corso e ostacolata dal Bosco stesso, che costringe chiunque ad allontanarsi. Alcuni membri della spedizione, ripescati addirittura che nuotavano nelle acque di Verstad, hanno dichiarato “Devo tornare da dove sono venuto!”, per poi scrollarsi e riprendersi, quasi come svegliandosi dal sonno. Casi simili sono stati rilevati in diversi luoghi di Talsea.
Intanto diversi avventurieri vengono avvicinati singolarmente e con discrezione da Goblin della Delegazione Verde che, richiedendo il massimo della segretezza, chiedono supporto per una spedizione di estrema importanza. Ovviamente garantiscono una ricompensa.
Spiegano che, in virtù dei passati trascorsi e della fiducia reciproca che si sono guadagnati, le Tribù hanno deciso di chiedere aiuto agli avventurieri e non ufficialmente alle città per evitare di rendere pubblica la situazione.
Si tratta di una missione in una zona non troppo lontano da Oltrevalle, al confine nord della Selva Nera, alle pendici dei monti che le Tribù chiamano“Artiglio di Viverna”. A voi questo nome non dice nulla.
Sembra che alcune creature abbiano attaccato un luogo importante per le tribù, ma che è momentaneamente troppo distante dalle loro forze militari per avere una risoluzione immediata, e in un luogo troppo impervio per mobilitare un vistoso esercito, e questo è stato ulteriore motivo per la scelta degli avventurieri.
Vi indicano un punto di ritrovo poco fuori da Oltrevalle, dove vi incontrerete prima dell’alba.
Il giorno indicato, uno dopo l’altro vedete i vostri compagni raggiungere il luogo, coperti da cappucci o sbucando dagli alberi per non essere notati. Alle prime luci del giorno, i membri della Delegazione Verde vi fanno un cenno, e partite verso ovest, in direzione delle montagne.
Epilogo:
Al tramonto, provati dagli avvenimenti della giornata, gli avventurieri lasciano il luogo sacro alle tribù che per secoli hanno custodito la reliquia, portandola via con loro. Al primo bivio coloro che erano conosciuti come i Cultisti del Primo Teschio, ed ora ufficialmente fedeli di Keiros, prendono una strada diversa da quella degli avventurieri. Anche i membri della Congrega della Luna salutano gli avventurieri e cambiano strada.
Dal terreno, pregno ancora del sangue della battaglia, si alza una gialla bruma, illuminata dalle ultime luci del sole morente. Gli avventurieri si trovano avvolti da questa nebbia luminescente, che sembra quasi abbracciarli e donare loro tepore mentre si allontanano dal luogo di potere. Voltandosi indietro qualcuno tra gli avventurieri può giurare di aver scorto figure spettrali in quella nebbia, primi fra tutti coloro che li avevano scortati in quel luogo e che sono caduti, Irviin’i’ e Gar, che guardavano il gruppo andar via e li salutavano rispettosamente, prima di scomparire definitivamente.
Gli ululati dei Varcolak e le loro ombre si intensificano allo svanire delle ultime luci del giorno, alcuni di loro sembrano passare anche molto vicini al gruppo, nascosti tra gli alberi, ma nessuno sembra essere interessato ad attaccare. Passano oltre, e gli echi si concentrano alle spalle del gruppo, per poi svanire.
Sul cammino per il ritorno, al limitare del fitto della foresta, incontrano nuovamente il Signor Locura, intento a discutere con un ragno su un albero. Quasi distrattamente li saluta, ma lo allertate riguardo i lupi. Inizia a seguirvi, ma appena fuori dagli alberi, un attimo di distrazione e non c’è più.
La strada fino ad Oltrevalle prosegue tranquilla, forse fin troppo, abbastanza da rendere nervosi i più paranoici di voi.
Poco fuori dalle porte della città incontrate Gor l’orco, insieme ad altri due membri della Delegazione Verde, che vi invitano a presentarvi quanto prima in ambasciata, all’interno dell’otello, per un resoconto della spedizione. Mentre parla, Gor vi scruta uno per uno senza preoccuparsi di usare discrezione, chiaramente cercando qualcosa con lo sguardo.
Nonostante il buio e la stanchezza, avanzando nella città notate chiaramente su molti edifici amministrativi la sigla PAS in vernice rossa, ancora fresca e gocciolante, mentre alcune guardie cercano di pulire gettando acqua ed altre vagano per i vicoli, armi in pugno, in cerca dei colpevoli. La stessa scritta troneggia sull’intero portone del senato.
Alcuni di voi sentono anche sputare alle proprie spalle, e vedono dei cittadini mandare occhiatacce a qualcuno di voi, ma col buio e la distanza non riuscite a capire bene.
Passando davanti alle taverne diverse voci preoccupate giungono alle vostre orecchie:
- “Qua ormai non c’è più nessuno, ci hanno abbandonati.”
- “L’unica che sembra far qualcosa è Sannabidia, le altre città che combinano?”
- “Pensavo che fosse successo qualcosa solo qui, ma mio cugino dice che a Verstad è la stessa cosa: tutto chiuso e nessuno può parlare con i Triumviri.”
- “Ormai Oltrevalle ha perso ogni serietà: tra radicati, strani orchi e goblin, e quel pagliaccio del senat-”
[OOC: per tutti i PG è aperto il play by mail fino alle 23:59 del 18/12/2023 https://www.ala.social/play-by-mail/
OOC2: per motivi gestionali chiediamo cortesemente al giocatore (e al PG) che detiene la reliquia di contattarci privatamente]