Prologo:
La rete di informatori dell’Arco nel Nulla porta notizie da quello che è considerato ormai il regno di Silva, dove le armature scintillano alla luce fioca dei roghi e si sussurra di movimenti inquietanti. Un’intera brigata, armata fino ai denti, si dirige verso la Forra Spaccata, un luogo infausto dove il terreno si spacca come il cuore di un traditore. Il loro obiettivo è l’antico ponte in legno che sovrasta il Fiume Ruggente, l’unico passaggio che da nord porta verso Sannabidia.
Jason, il capo delle operazioni esterne della resistenza, convoca i suoi fidati collaboratori. In una stanza scavata nella pietra, illuminata solo dalla luce delle candele, una mappa mostra gli spostamenti delle truppe. Mentre indica vari punti intorno alla Forra impartisce l’ordine: “Fermate la Brigata Ponente, ad ogni costo”. La tensione è palpabile, come il suono di un tamburo prima della battaglia. La missione è chiara, ma il pericolo è immenso. Se avranno successo, Sannabidia respirerà ancora, libera dall’assedio.
L’enorme gruppo di avventurieri si muove diviso in tre gruppi distinti per evitare di dare nell’occhio, per poi riunirsi solo in prossimità della valle alle pendici del Massiccio delle Zanne, poco prima di raggiungere il Fiume.
Il destino di Sannabidia e della futura alleanza del sud, pende da un filo sottile come la seta ma forte come la volontà di coloro che sono pronti a lottare per la libertà.