E.D. 1 Fumoso, Anno 317
Annunciata da un vento pungente, la sera sfuma i contorni della Fazenda al Garrobo.
Gli Auslanner radunati nel cortile della magione sono per lo più attenti alle parole di Mordekai Jasper, Balivo di Mordirovo, quando questi, con un malcelato sbadiglio, scrolla le spalle chiedendo congedo: la giornata è stata lunga e un po’ di riposo è necessario prima di rimettersi in cammino per la sua città.
A quanti gli chiedono di seguirlo tale possibilità non viene negata, anzi, l’umano si mostra piuttosto contento di avere compagnia. Un accenno al fatto che in questo modo sarà più facile tenere d’occhio il prigioniero messo ai ceppi nel pomeriggio chiarisce il perché di una simile rilassatezza ma non solo. Da come parla, Mordekai sembra piuttosto colpito dalle capacità che gli avete dimostrato ed è probabilmente per questo che si lascia sfuggire l’impegno di parlare con il Fazendeiro in modo da alloggiarvi per la notte.
Miguel De Santos Martines e sua moglie Anita accolgono tale richiesta in maniera piuttosto cordiale. I due sembrano più sereni o almeno paiono più sinceri quando dicono di esserlo, sebbene l’ombra della preoccupazione sia ben visibile sul loro volto. Loro figlio Fernando non ha una delle sue crisi da parecchie ore e nessuno lo sente più urlare, piangere o cercare di distruggere a pugni e calci gli arredi della sua stanza. Sembra proprio che qualcuno tra voi abbia scoperto che il giovane veniva avvelenato e, sottraendogli la droga che inconsapevolmente il giovane si autosomministrava, era riuscito a curare i sintomi ma non, per così dire, la malattia. Ed è questa malattia, ovvero l’identità della persona che ha pianificato tutta la faccenda, che non permette ai due padroni di casa di gioire a pieno della ritrovata salute del loro erede.
Poco dopo l’ora sesta, un grosso pentolone di zuppa viene messo sul fuoco e alcune forme di pane vengono distribuite tra chi si attarda in Fazenda: poco meno di un pasto decente ma quanto basta a combattere il freddo e a non aggiungere i crampi della fame ai rumori notturni della campagna.
Terminata la cena, consumata sulle scale o direttamente sui giacigli disposti in parte al piano superiore e in parte al piano inferiore, alcuni di voi si mettono subito in viaggio per chissà dove, altri si stendono per dormire e altri ancora si organizzano perché almeno uno resti in piedi a sorvegliare la situazione: probabilmente nessuno ha intenzione di fregare nessuno ma dopo lo strano caso dell’elfo assassinato, fidarsi troppo non è cosa opportuna oltre a non essere mai stata saggia.
Con queste premesse, eccezion fatta per qualche scossone da parte di chi, per andare a svuotare la vescica, maldestramente inciampa nei vostri piedi o per la voce delle improvvisate sentinelle che si danno il cambio, chiamandosi sottovoce e rispondendosi imprecando per il sonno interrotto, la notte passa tranquilla fino al canto del gallo.
Poco dopo, una campana fin troppo squillante annuncia a tutti che l’ospitalità di Miguel Martines è prossima a terminare.
Quando gli ultimi di voi guadagnano il cortile, d’altro canto, Il Balivo è già pronto alla partenza e con il prigioniero, ammanettato, sotto tiro. L’umano, palesemente in attesa di quanti vorranno accompagnarlo, sta parlando con il Fazendeiro e cerca di rassicurarlo dai suoi pensieri: «l’assassinio di Ilmayander è una brutta faccenda ma non temere, non porterà conseguenze così gravi alla vostra attività. Chi dovrebbe preoccuparsi è il senza padre che gli ha piantato il coltello nella gola…». Miguel annuisce ma non appare molto rincuorato, anzi, l’ultimo accenno sembra averlo scosso parecchio. Ciononostante saluta l’amico e si congeda per chiamare a gran voce il figlio che ancora non si era fatto vedere.
Mentre gli ultimi di voi si preparano a partire, il Balivo stringe alcune mani e coglie l’occasione per ricordare a tutti che a Mordirovo sarete certamente i benvenuti. Infine, composto il suo seguito, pianta la canna della pistola tra le scapole del prigioniero e gli intima di muoversi a due passi da lui.
Mentre quest’ultimo attraversa il cancello, chi tra voi volge uno sguardo alla Fazenda non si inganna nel notare la moglie del Fazendeiro e suo figlio Fernando affacciati alla balaustra che salutano agitando la mano.
Da questo punto in poi, le vostre strade si dividono o restano parallele per poi incrociarsi secondo il volere o la fortuna.
Ad un giorno di cammino, quelli di voi che si saranno diretti a sud incroceranno un gruppo di persone, probabilmente mercanti, accompagnato da una scorta ben armata e dall’espressione temibile. Quello che sembra il capitano degli armati vi domanderà se la strada per la Fazenda al Garrobo sia quella giusta e, anche senza le dovute presentazioni, sarà facile intuire che si tratta di raccoglitori Alwyneer diretti verso i loro compagni. Nessuno tra loro indugerà oltre il tempo necessario per ricevere indicazioni e assicurarsi di aver capito bene.
Poi, esattamente come tutti voi, proseguirà rapidamente sul suo cammino.
OOC: il play by mail è attivo fino alle ore 23.59 del giorno 20 Marzo.