Prologo:
Vi svegliate a causa dei rumori intorno a voi. Guardandovi intorno cercate la luce del sole, per poi ricordarvi che vi trovate sotto terra, e solo qualche lanterna illumina le vostre stanze.
Mentre cercate di riprendervi dal sonno e la stanchezza nella vostra testa risuonano ancora, fragorose e caotiche, lo scontro finale con Cloto, le urla dei feriti e la felicità di chi vi ha accolti come gli eroi che hanno salvato il continente. E le parole di un bambino: “Dov’è mio padre?”. Non sapete che fine ha fatto Vortibrand, e vedere suo figlio trattenere le lacrime e scappare via vi ha ulteriormente provati.
A nulla sono servite le vostre domande ai rifugiati dell’Arco nel Nulla riguardanti i cambiamenti del continente. La loro gioia, il loro entusiasmo e la speranza di aver riottenuto la libertà erano incontenibili, e non avevate le forze di controbattere oltre.
Avete accettato di buon grado il vitto e alloggio offertovi, con la promessa che tutto vi sarà spiegato a breve, dopo i festeggiamenti.
E così, dopo diverse ore di sonno, vi svegliate in una stanza scavata nella terra, senza avere percezione del giorno e della notte, del tempo passato, e a qualcuno vengono i brividi ripensando al crepuscolo.
Tornate in taverna, il fulcro di questo complesso di gallerie, dove tutto sta venendo preparato per festeggiare e celebrarvi.
Pian piano iniziate a rilassarvi e vi lasciate prendere dal clima di festa: qualcuno già solleva i primi boccali, altri aiutano ad allestire la taverna, qualcuno riconosce ed abbraccia vecchie conoscenze.
Forse, dopo tutto quello che avete passato, è il momento di scoprire se vi ricordate ancora come ci si diverte.
Epilogo:
Gli avventurieri si svegliano nelle loro stanze sotterranee nell’Arco del Nulla, all’interno delle ex cave di Mormorio, ora fulcro e sede della resistenza. La giornata di festa per la sconfitta di Cloto si apre con musiche e danze in onore degli avventurieri, cantando le loro lodi e le loro gesta eroiche, grazie alle quali il male è stato sconfitto e una nuova luce di speranza si è accesa nel futuro. I cinque anni trascorsi durante la loro assenza però, oltre alle devastazioni causate dal demone, hanno visto la nascita di una nuova forza militare in un’Oltrevalle ormai fantasma, dove Cornelio Silva, uno dei maestri del Collegio del Toro, ha occupato la città ormai abbandonata. Grazie alle sue competenze e conoscenze dell’arte della guerra ha addestrato un esercito specializzato nel combattere la magia in ogni sua forma, arcana e divina, e ha intrapreso una campagna di conquista dei territori adiacenti e sterminio di ogni incantatore e teurgo che ha trovato sulla sua strada. Gli ideali che uniscono il suo esercito sembrano essere l’odio indiscriminato verso la magia, considerandola la causa di ogni male visto fino ad ora sul continente.
Delle precedenti strutture presenti ad Oltrevalle si hanno notizie incerte, la DAGA pare sia stata sterminata, e i maestri dei Collegi che si sono opposti a Silva hanno subito la stessa fine o sono ritenuti dispersi.
Dalle altre città si hanno notizie frammentate e per nulla positive: Novaterra è praticamente stata rasa al suolo da Cloto, Mordirovo ha rinforzato le sue difese e si è barricata, non permettendo a nessuno di entrare o uscire e tagliando ogni relazione esterna, Sannabidia ha subito gravi perdite ma non ci sono notizie certe sulla sua condizione, mentre Verstad ha enormemente aumentato la sua popolazione, con le navi da Talinor che continuano ad arrivare ma con pochissime persone che osano avventurarsi all’esterno.
Ognuna di loro è troppo impegnata a risolvere i suoi problemi interni ed a sopravvivere per riuscire a mantenere qualunque tipo di rapporto con le altre, i commerci e le comunicazioni sono bloccati.
La ricomparsa degli avventurieri ha dato nuova linfa ai rifugiati dell’Arco del Nulla, che con il loro aiuto iniziano a pianificare una strada per la ripresa.
Ogni capo sezione sotto le direttive dell’Uomo Invisibile ha designato tra gli avventurieri alcuni responsabili che possano coadiuvarli nella gestione dei propri compiti.
Il primo di essi è stato definire un piano d’azione sul breve periodo.
Il primo obiettivo fondamentale sarà il recupero della Chiave della Costruzione tra le rovine di Novaterra, grazie alla quale sarà possibile una ricostruzione più rapida.
Il secondo obiettivo è la ripresa dei contatti, commerciali e non, con Sannabidia: la città, fortemente militarizzata, sebbene debilitata dalla guerra, sarebbe un ottimo aiuto contro Silva, ed è inoltre importante capirne l’attuale situazione politica, visto che gli Oligarchi sono tutti morti o dispersi.
Anche dopo aver sconfitto un dio-demone, per gli avventurieri il tempo di riposare sembra ancora lontano. La loro mente torna alle parole di Keiros, che ben li aveva messi in guardia: “l’armonia non sarà facile da ripristinare, servirà molto lavoro e solo le vostre azioni potranno creare un futuro radioso per tutte le razze”.
[Nota OOC: Per tutti coloro che hanno partecipato all’evento “Un Lustro Ombroso” è aperto il Play by Mail fino alle 23:59 del 21/10/2024 https://forms.gle/5qua39pk1BkArAnt8 ]