PROLOGO
I giorni passano veloci sulla frontiera.
c’è sempre qualche lavoro da fare, scorte da portare a termine, legna da tagliare, mura da ripare ed equipaggiamenti da sistemare, per non parlare del flusso costante di avventurieri ed esploratori bisognosi di cure e supporto, soprattutto in quel di Mordirovo, dove l’ospedale vede costantemente un via vai di feriti in condizioni più o meno gravi, scalpitanti per tornare oltre i confini alla costante ricerca del colpaccio che li sistemi a vita. Molti lo trovano, il colpaccio, sistemati a vita ed oltre a marcire in qualche fosso, o in una tomba per i più fortunati. Cosa che non fa desistere nessuno di loro da provarci ancora ed ancora, anche perché chi torna da oltre il confine, soprattutto da nord, attraverso il valico della Valle delle Ossa, riferisce di notevoli risorse e ricchezze in attesa di essere trovate e raccolte da chi ha il coraggio, l’ingegno e la forza di riuscirci.
La maggior parte di loro si riferisce ad una zona in particolare, a due giorni di cammino oltre la Valle delle Ossa, nell’area dove fu stimato ergersi la più lontana delle colonne di luce. In quell’area, stando ai racconti sentiti in giro, pare si ergano antiche strutture in rovina a forma di tozzo tronco di cono, strani feticci ed antiche chincaglierie e monili qui è la per le rovine che sembra punteggino una vasta area, oltre numerose e floride aree di piante officinali ed affioramenti intonsi di minerali, un’area che, per parlare comune, alla fine prende il nome di “Oltrevalle”. Molti parlano anche di strane voci portate dal vento, fruscii nell’oscurità, orrende creature e dei molti che vi sono andati senza fare ritorno; nulla che non venga detto di mille altri luoghi, del resto.
Nel mezzo di questo costante viavai appaiono, come preannunciato dal Balivo ed i suoi colleghi, diversi annunci di ingaggio affissi sulla bacheca della Rosa Imburrata, alle porte di Mordirovo ed un pò ovunque per le locande e le taverne delle Terre di Confine.
“Si richiedono volenterosi a supporto di Clarence Willson per la catalogazione delle risorse e la stima del valore del sito noto come “Oltrevalle” come possibile nuovo avamposto di frontiera, 2 quadri di ricompensa a persona, richieste massimo 8 persone. Per la riscossione rivolgersi ad Harold Da Arda, membro del Consiglio di Mordirovo e Mastro Birraio, previa conferma della suddetta.”
“Ricercansi persone di mente svelta e grafia precisa e leggibile per aiutare messer Raffaello Mascetti nella catalogazione di anomalie, prodigi, e peculiarità trascendenti del sito noto come “Oltrevalle”. Offrensi numero 4 quadri a persona, per un massimo di 12 quadri di preventivo stanziato. Massima serietà ed una mente inquisitiva e flessibile rappresentano il candidato ideale. Il compenso verrà elargito dal Libraio di Mordirovo a consegna del lavoro e dietro conferma del messer Mascetti.
“3 esploratori inviati nel sito di “Oltrevalle” non hanno fatto ritorno, informazioni circostanziate riguardo la loro sorte saranno pagate 4 quadri al relatore. Il loro eventuale salvataggio e scorta sani e salvi a Mordirovo frutterà una ricompensa di 6 quadri ad esploratore, dietro conferma degli stessi. Rispondono al nome di Erto Fetchbuck, riconoscibile da una cicatrice sulla guancia sinistra a forma di L, Vanir Ardea, riconoscibile da un tatuaggio riportante la scritta “audace sempre” sull’interno dell’avambraccio destro, Miguel de la Sosa, riconoscibile dal fortemente marcato accento di Dos Islas. Latore della richiesta è Jasper Mordekai, Balivo di Mordirovo.”
“Alexandra Suspiria, Maitresse dei Dolci Sospiri di Mordirovo, ricompenserà il ritrovamento della goblin Puk con 5 quadri a chi la riporterà da lei. L’ultima destinazione nota della goblin era “esplorare oltre la valle delle ossa”. La ricompensa sarà versata ad una sola persona”
“La Congrega dei Mercenari, vista la riapertura del passo montano attraverso la Valle delle Ossa e gli accadimenti degli ultimi tempi, pagherà dai 2 agli 8 quadri la stima dei livelli di pericolosità del sito “Oltrevalle”, sia intrinseco che nei confronti di Mordirovo. Il compenso verrà valutato in base alla completezza della stima, la circostanziazione della stessa, le prove a supporto e l’utilità ed applicabilità delle informazioni, che sia di contenuti o forma. “non paghiamo prese per il culo, non provateci nemmeno”, precisazione del Mastro Istruttore Uhmrugh Forteinbraccia”
La stragrande maggioranza dei Talseani pare snobbare gli annunci, probabilmente visto il numero di persone partite alla volta del sito e mai ritornate; ma, per degli Auslanner a caccia di reputazione ed ingaggi, questi annunci, le ricchezze che potrebbero annidarsi oltre il confine ed il desiderio di emergere fanno si che la mattina del 14 Gelido del 318 diversi di loro calchino per la prima volta il suolo del sito di Oltrevalle.
EPILOGO
“Mortali, avete ridato a questo luogo la pace a cui era destinato.
che il mio dono giaccia per sempre qui, a testimonianza su Ennea di coloro che mi hanno tanto amato.
La benedizione di Thellos è con voi.”
Le parole della divinità echeggiano nel profondo delle vostre anime. Immediatamente dopo, una brezza leggera inizia a dipartirsi dalla piramide lapidea, effige della divinità. Non appena sfiorati da quel vento, in un attimo, la vostra mente si riempie di visioni confuse, di possibilità e di esperienze. Visioni che vi lasciano più “ricchi”, “appagati”, più consapevoli – direste – delle vie del mondo.
Nella vostra mente si rincorrono gli eventi della giornata, culmine di giorni trascorsi fuori dai confini delle aree civilizzate.
La scoperta della cura al ‘malessere dell’artefatto’, persone confuse e gravate da una personalità a loro estranea, antichi ricordi, un rituale che ha riportato alla memoria l’ultimo lascito di una razza andata perduta, la caccia ai doni di Thellos e, finalmente, sul finire del tramonto, la soddisfazione di aver reso nuovamente benedetto un luogo donato da Thellos alla razza ancestrale.
Il ritorno nelle Terre di Confine è rapido, i passi alleggeriti da un senso di soddisfazione superna che vi accompagna fino alle mura di Mordirovo e reso più sicuro dal novero di persone liberate dall’antica illusione, che riconoscenti si uniscono a voi nella via del ritorno.
Lì, una soddisfazione più convenzionale ma non meno gradita vi attende: il Consiglio Cittadino è decisamente soddisfatto da come si sono svolti gli eventi e da come avete ottemperato alle sue richieste e questo senso di apprezzamento si diffonde nella popolazione, che vi tratta con un nuovo rispetto e senso di comunità: finalmente vi sentite trattati da Talseani.
Il Consiglio, sulla scorta delle rilevazioni ottenute, decide di fondare un nuovo avamposto per poter nuovamente ricominciare l’espansione oltre i confini attuali. In città fervono i preparativi, che diventano ricca fonte di ingaggi e richieste: un periodo florido che permette a molti di iniziare a mettere radici e finalmente potersi permettere qualche piccolo lusso da tempo dimenticato.
Nei giorni, molte voci si rincorrono sulla forma che dovrebbe prendere questo nuovo avamposto, vengono proposte mille idee, dalle più semplici alle più incredibilmente fantasiose, ma finalmente la pragmaticità tipica delle Terre di Confine la fa da padrone: l’avamposto seguirà lo sviluppo tipico Talseano, un piccolo nucleo mobile di attendamenti seguito rapidamente da fortificazioni di tronchi, per poi evolversi in un fortilizio abitato.
L’unica difficoltà sembra essere la strada disagevole ed impraticabile ai carri, ma alcune vecchie carte, ricopiate da mappe ancora più antiche, sembrerebbero indicare un antico percorso, un accesso. Per tale motivo, diversi gruppi di esploratori esperti vengono inviati a battere tutti i sentieri della zona, alla ricerca di questo passaggio Nord-Ovest.
Dopo aver spiegato come rimuovere il ‘malessere dell’artefatto’ l’ospedale della cittadina si adopera per curare gli ultimi afflitti, rimuovendo definitivamente il problema.
Il futuro sembra farsi più florido e, mai come prima, vi sentite finalmente liberi ed in grado di dare una direzione alla vostra vita.